martedì 12 gennaio 2010

In fondo è così che funziona!

(La Carmencita)

Pausa caffè delle 22.57.
Quando uno passa da un lavoro all'altro e, per non strapparsi i capelli, ci si beve sopra un bel caffè.

Rflessione.
Tanto si sa, l'amore è un argomento che va affrontato...
Meglio togliersi subito il dente!

"- Griselda - dissi - mettiamo subito in chiaro una cosa. Debbo arguire che avete ingannato vostro padre, il capo dell'orda, e siete andate a caccia pur sapendo benissimo che noi eravamo in agguato?
- Beh, non è che lo sapessi con sicurezza, ma lo immaginavo...
- E quando io imitavo il brontolio del leone o dell'ippopotamo, tu eri convinta che non si trattasse di leoni o ippopotami, bensì di me?
- Credo che riconoscerei la tua voce ovunque, Ernst; è così...così inconfondibile, così...
- E poi - proseguii - senza avere la minima paura...
- Ero pietrificata!
- Senza avere la minima paura, - gridai - quando t'ho inseguita sei scappata deliberatamente, come disperata, attraverso fiumi e paludi e giungle impenetrabili e su e giù per le montagne quasi fossi un incrocio fra un'anitra, uno struzzo e una capra...
- Oh, tesoro, che cose carine sai dirmi!
- E per tutto quel tempo mi stavi soltanto prendendo in giro, e non avevi nessuna intenzione di seminarmi per davvero?
- Ma certo che no!
La fissai senza parole, paralizzato dall'ira.
- Mio caro - protestò lei. - Ogni ragazza ha il suo pudore da difendere, sai...
- Pudore! Tu!...
- Io, sicuro! - disse lei con dignità. - Inoltre, pensavo che ti divertissi. Volevo compiacerti, offrendoti una bella corsetta.
-Compiacermi! - ululai. - Bella corsetta! Avrei potuto lasciarci la pelle una dozzina di volte...
- Oh, non credo proprio Ernst. Sei così vigoroso...e, così ardente a darmi la caccia così a lungo. Sai, in realtà non vedevo l'ora che tu mi prendessi.
- Non credo una parola - ruggii. - Mi hai sbertucciato! Mi hai portato in giro per tutta la giungla! Sei una ragazza bestiale. Non so che cos'abbia mai fiutato in te! Non voglio avere più niente a che fare con te, hai sentito? Più niente. Ti odio.
Gli occhioni bruni di Griselda si riempirono lentamente di lacrime.
- Io...ho...soltanto...cercato...di essere...carina...con te...
Mi alzai.
- Me ne vado - grugnii. - Tornatene a casa da sola, la strada la sai, non ti catturerò.
Protese una mano alla cieca.
- Oh, ma...tu mi hai già catturata! Non puoi più andartene. Siamo una coppia.
Questa idea mi fece vacillare.
- Io non ti ho catturata Griselda. Noi non siamo una coppia. Me ne vado ti ho detto.
- Non puoi. Sarebbe un disonore troppo forte. È...è rottura di fidanzamento! Corrermi dietro tanto a lungo e poi rimandarmi indietro, come un nucleo di felce usato. A casa non ci posso più tornare - meglio morta. Se...se mi lasci morirò. Mi hai presa e adesso devi tenermi.
- Sciocchezze! - le risposi, ma mi sentivo stranamente turbato. - Me ne vado, e non tornerò indietro. Addio.
Aspettai che dicesse qualcosa...che ammettesse di non essere stata catturata e accettasse di tornare a casa. Ma continuava a singhiozzare. Furioso, mi addentrai nella foresta. Dimenticai completamente la clava.
("Il più grande uomo scimmmia del Pleistocene" - Roy Lewis)

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